Cittadinanza

Approvazione sanatoria migranti 2020: ecco come funziona.

Sanatoria 2020
Scritto da NoiStranieri

Sanatoria Immigrati oggi: novità permesso di soggiorno 2020.

Alla fine il D.L. 19 maggio 2020, n. 34 – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052) (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21), meglio conosciuto come “Decreto Rilancio”, è stato approvato. Al suo interno troviamo anche la così detta “sanatoria Lamorgese”, ovvero in riferimento al Ministro dell’Interno. Questo prevede alcune importanti novità sul permesso di soggiorno nel 2020.
In questo articolo cercheremo di far luce su possibili dubbi in merito della sanatoria migranti. Non solo, vederemo anche tutti gli aspetti che riguardano la procedura di regolarizzazione degli stranieri senza permesso di soggiorno nel 2020, a partire da marzo.

Prima sanatoria immigrati del 2020: cosa prevede.

Al contrario di quanto si possa pensare, la prima sanatoria immigrati del 2020 riguarda anche gli italiani, non solo gli stranieri in Italia. Ecco perché sul piano pratico la sanatoria in arrivo è detta “doppia sanatoria”.
Infatti questa norma consente al datore di lavoro italiano, cittadino UE, ma anche straniero extracomunitario con regolare permesso di soggiorno, la regolarizzazione dei suoi dipendenti. Questi ultimi possono essere sia italiani che stranieri in Italia, il tutto mediante un permesso di soggiorno temporaneo. Per far ciò è necessario che il rapporto di lavoro debba essere tutt’ora in corso.

Regolarizzazione stranieri senza permesso di soggiorno 2020.

Quella che abbiamo analizzato al paragrafo precedente è solo una delle 2 regolarizzazioni previste dalla “doppia sanatoria migranti 2020”.
L’altra, invece, riguarda la regolarizzazione della posizione degli stranieri sul territorio italiano. Questi ultimi, oltre a ricevere un nuovo permesso di soggiorno, otterranno anche un nuovo contratto di lavoro. Il primo requisito fondamentale è essere stabilmente in Italia da prima dell’8 marzo 2020.

I limiti della doppia sanatoria migranti 2020.

Nel primo caso, per quanto riguarda gli stranieri in Italia da regolarizzare, questi devono avere il permesso di soggiorno scaduto dopo il 31 ottobre 2019. Al contrario, nel secondo caso che riguarda la regolarizzazione della posizione sul territorio italiano, il datore di lavoro può regolarizzare anche dipendenti stranieri privi di permesso di soggiorno.
Nonostante ciò, uno dei requisiti fondamentale è dimostrare di essere stabilmente nel territorio italiano da prima dell’8 marzo 2020 senza mai aver espatriato.

Sanatoria Immigrati oggi: gli ambiti lavorativi.

Tutto ciò che abbiamo appena analizzato non vale per qualsiasi lavoratore, ma solo per coloro che operano in questi settori:

  • Lavoro domestico;
  • Assistenza alla persona;
  • Allevamento e zootecnia;
  • Agricoltura;
  • Pesca e acquacoltura;
  • Attività connesse alle precedenti.

Ulteriori requisiti per datore di lavoro e dipendente.

Tra gli ulteriori requisiti di cui devono essere in possesso il datore di lavoro e il dipendente troviamo i seguenti:

Datore di lavoro.

Non possono usufruire della sanatoria migranti 2020 tutti i datori di lavoro che siano stati condannati per:

  • Favoreggiamento dell‘immigrazione clandestina verso l’Italia.
  • Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati.
  • Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. In altre parole sono esclusi tutti coloro che sono penalmente coinvolti nel malaffare del caporalato.

Dipendente.

Ad esclusione dei limiti temporali già analizzati nei paragrafi precedenti, non possono essere regolarizzati gli stranieri in Italia che:

  1. Hanno ricevuto un provvedimento di espulsione per motivi diversi del mancato rinnovo del permesso di soggiorno.
  2. Sono considerati pericolosi per la sicurezza dello stato italiano.
  3. Sono stati condannati, anche con una sentenza non definitiva, per i reati che prevedono l’arresto obbligatorio o facoltativo in flagranza disciplinati dagli articoli 380 e 381 del Codice di Procedura Penale.

Regolarizzazione stranieri senza permesso di soggiorno 2020: procedura.

Il datore di lavoro ha solo 2 mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge per regolarizzare la posizione del suo dipendente. Parallelamente il dipendente deve dimostrare di aver lavorato almeno 3 mesi in uno dei settori già elencati.
Nella richiesta di regolarizzazione il datore di lavoro deve indicare i seguenti dati:

  • Le generalità di entrambi, comprese le rispettive nazionalità.
  • Descrizione del lavoro svolto, la frequenza dei turni e ogni altro dettaglio relativo alla mansione vera e propria.
  • La retribuzione che viene assegnata al lavoratore che, in ogni caso, non può essere inferiore a quella prevista dalla legge vigente in materia.
  • La prova del pagamento di un contributo forfettario pari all’importo trimestrale corrispondente al rapporto di lavoro dichiarato.
  • La copia di un scrittura privata con cui il datore di lavoro si impegna a stipulare un contratto di lavoro a favore del lavoratore da regolarizzare.

Linee guida per la sanatoria migranti 2020.

  1. Il datore di lavoro deve presentare la richiesta scritta con tutta la documentazione allegata alla Prefettura di zona, il tutto a mezzo raccomandata postale con ricevuta di ritorno.
  2. Ricevuta la richiesta, la Prefettura e la Questura hanno 20 giorni di tempo per vagliare quanto ricevuto.
  3. In caso di esito positivo, la Questura farà comunicazione alla Prefettura.
  4. La Prefettura ha a disposizione altri 10 giorni di tempo per rivalutare tutte le carte: in caso di esito positivo provvederà a convocare titolare e dipendente da regolarizzare.
  5. In questa occasione viene stipulato il contratto di soggiorno finalizzato al rilascio del permesso di soggiorno. Mancare all’appuntamento equivale all’archiviazione della pratica.
  6. Fatte le ultime verifiche di rito, la Questura provvederà ad emettere un permesso di soggiorno della durata di un anno rinnovabile in caso di accertamento della continuazione del rapporto e della regolarità della posizione contributiva.

Sanatoria immigrati oggi: conclusioni.

Come abbiamo visto, la procedura non è poi così complessa, tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti particolari. Prima di tutto non bisogna assolutamente dichiarare il falso, in quanto, oltre all’archiviazione della pratica, seguirà anche una denuncia presso la Procura della Repubblica.
Non solo il contenuto, ma anche le tempistiche sono molto importanti: come abbiamo già visto, il datore di lavoro ha solo 2 medi di tempo dall’entrata in vigore della sanatoria migranti 2020 per fare la richiesta alla Prefettura di zona.
Al tempo stesso, per ottenere la regolarizzazione degli stranieri senza permesso di soggiorno è necessario che la documentazione sia completa di tutti gli allegati, sia da parte del datore di lavoro che da parte del lavoratore. Il mancato rispetti dei tempi e/o delle forme di richiesta potrebbe comportare l’archiviazione della pratica, pertanto è meglio compiere ogni singolo passaggio con la massima attenzione.

Video tutorial per la compilazione dei modelli EM-DOM e EM-SUB emersione dei rapporti di lavoro

Seconda parte della sanatoria 2020 

A chi è rivolta?

Potranno usufruire della sanatoria tutti i lavoratori stranieri del settore agricolo, ma anche colf, baby sitter e badanti.

In che modo viene regolarizzata la presenza di queste persone sul territorio italiano?

La regolarizzazione degli stranieri rientranti nelle categorie di cui sopra può avvenire in 2 modi:

Autodenuncia da parte del datore di lavoro finalizzata a far emergere il lavoro nero.
Richiesta di permesso temporaneo da parte degli stranieri in possesso di precedente permesso di soggiorno scaduto.

Che requisiti deve avere lo straniero per richiedere il permesso temporaneo?

Deve essere in possesso di un permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 e deve essere in grado di dimostrare che, dall’8 marzo 2020, risiede stabilmente sul territorio nazionale italiano, senza essersi mai allontanato.

Come avviene l’iter burocratico?

Il cittadino straniero deve presentare domanda di rilascio del permesso temporaneo. Se entro sei mesi è in grado di trovare un lavoro subordinato, può ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, fornendo agli organi competenti la documentazione retributiva e previdenziale relativa al lavoro svolto.

Qual è la procedura per ottenere il permesso temporaneo?

Lo straniero deve presentare domanda direttamente alla Questura, fornendo alla stessa la documentazione retributiva e presidenziale di cui sopra, documentazione necessaria per dimostrare il nuovo lavoro ottenuto.
Una volta inoltrata la domanda, la Questura rilascia un’attestazione che consente allo straniero di permanere sul territorio italiano e di svolgere un lavoro subordinato.

Quanto costa la richiesta del permesso temporaneo?

Il costo della richiesta è di 160€, in aggiunta ad altri 30€ di diritti di segreteria.

Ci sono dei termini per la presentazione della domanda?

La domanda del permesso temporaneo deve essere inoltrata alla Questura dal 1 giugno fino al 15 luglio 2020.

Chi non può presentare la domanda di permesso temporaneo?

Sono esclusi dalla regolarizzazione tutti gli stranieri che:

hanno ricevuto un decreto di espulsione.
Sono stati segnalati per la non ammissione sul territorio italiano.
Sono stati condannati, anche in via non definitiva, per i reati previsti dall’art. 380 del Codice di Procedura Penale.
Sono considerati pericolosi per l’ordine pubblico.

Quali sono i settori che consentono di usufruire della sanatoria migranti 2020?

I settori lavorativi a cui si applica la sanatoria migranti del 2020 sono solo ed esclusivamente:

agricoltura.
allevamento e zootecnia.
pesca e acquacoltura.
assistenza alla persona.
lavoro domestico di sostegno alle necessità familiari.

Sanatoria migranti 2020: conclusioni.

Come abbiamo visto, non tutti gli stranieri possono usufruire di questa sanatoria e la procedura per ottenere il rilascio del permesso temporaneo dev’essere svolta correttamente, secondo i tempi e i modi previsti dalla legge.
Questa sanatoria può dirsi definitiva oppure ci saranno ulteriori aggiornamenti?
Seguiteci, vi forniremo in tempo reale tutte le novità a riguardo.

 

ساناتوريا 2020 prima della approvazione

Durante l’emergenza Coronavirus gran parte del mondo del lavoro sembra essersi cristallizzato. Questo vale anche per il settore agricolo, probabilmente uno dei più delicati. Infatti i prodotti che ci da la terra seguono le leggi della natura, non i D.P.C.M. del Presidente del Consiglio.

Fino all’anno scorso, il lavoro nei campi era svolto dai migranti: a causa del lockdown, molti di questi non hanno più potuto lavorare e ciò si sta rivelando un grosso problema.

Molti prodotti sono ormai giunti a completa maturazione ma manca la manodopera per raccoglierli.

La sanatoria proposta dal Ministro dell’Interno Lamorgese dovrebbe servire proprio a questo: regolarizzare tutti coloro che possono essere utili, a cominciare da quelli che lavorano nel settore agricolo.

 

Sanatoria 2020 del Ministero dell’Interno: ancora poche certezze.  

Attualmente, la sanatoria sui migranti del 2020 è ancora al vaglio degli enti competenti. Alcune indiscrezioni hanno rivelato che si tratterebbe di un’azione indiscriminata verso 600mila irregolari, ma il Ministro dell’Interno ha subito smentito.

Non a caso, proprio in questi giorni stanno avvenendo le consultazioni alla presso la Commissione per gli Affari Costituzionali.

Quale sarà il loro esito? Quando arriveranno i primi dati certi sulla sanatoria migranti 2020? Per il momento non esistono ancora risposte certe, ma, appena ci saranno, provvederemo a pubblicarle.

 

 

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