Sport

Marocco, la favola dei Mondiali di calcio 2022

netflix marocco mondiale
Scritto da NoiStranieri

I Mondiali di calcio rappresentano probabilmente l’evento sportivo più atteso, che riesce ad esercitare un potere aggregante come solo poche altre manifestazioni. Il bello dei Mondiali è che ad essere ricordate non sono soltanto le squadre vincitrici: stiamo parlando pur sempre di una rassegna che mette in mostra decine di Paesi provenienti da tutto il globo. Va da sé che alcune nazionali risultino da subito svantaggiate sulla carta, eppure è proprio quando qualcuna di queste supera i propri limiti arrivando a sovvertire i pronostici che l’entusiasmo sale e tutti i tifosi si sentono liberi di sognare. Un esempio lampante si è visto in Qatar con il Marocco, la prima compagine africana della storia ad arrivare sino in semifinale.
I “Leoni dell’Atlante” non vantavano una grandissima tradizione nel torneo, al quale hanno partecipato soltanto 6 volte dal 1970 in avanti, dopo il ritiro del 1966. Nel 1986 i marocchini giunsero per la prima volta agli ottavi di finale e dopo la mancata presenza del ’90 riuscirono a centrare per la prima volta 2 qualificazioni di fila, in USA e Francia: un risultato che li fece balzare a sorpresa alla decima posizione del ranking internazionale. Per 20 anni, poi, dei nordafricani si sono perse le tracce, prima che tornassero alla ribalta in occasione dei Mondiali in Russia, dove furono però eliminati al primo turno. Nella sua storia la nazionale marocchina si è aggiudicata una Coppa d’Africa, una Coppa araba e più di recente 2 campionati delle nazioni africane. Chi aveva seguito assiduamente le gesta di questa squadra negli ultimi tempi sapeva che il momento era particolarmente florido.
Per qualificarsi ai Mondiali del 2022 il Marocco ha stravinto un girone composto insieme a Guinea-Bisseau, Guinea e Sudan, subendo un solo gol, prima di affrontare la Repubblica democratica del Congo nella terza e ultima fase, pareggiando per 1-1 all’andata e vincendo per 4-1 al ritorno, in casa. In Qatar, però, gli avversari sarebbero dovuti essere necessariamente di più alto rango e i sorteggi non furono particolarmente favorevoli ai maghrebini: il Canada non era di certo impressionabile, ma la Croazia era arrivata terza 4 anni prima e il Belgio vantava una delle rose più tecniche e temibili in circolazione.

Il primo match del Marocco in Qatar si è giocato ad Al Khawr, il 23 novembre, contro la Croazia. L’incontro terminò con uno scialbo 0-0, senza lasciar intravedere quella che sarebbe stata da lì in avanti la verve degli uomini di Walid Regragui. Il 27 novembre, a Doha, c’era invece il Belgio ad attendere Ziyech & co.: contro ogni pronostico furono gli africani a spuntarla, con un secco 0-2 firmato da Saiss e Aboukhal. Contro il Canada, nella terza partita del girone, i “Leoni dell’Atlante” passarono subito in vantaggio per poi raddoppiare dopo pochi minuti, subendo soltanto un ininfluente autogol. Alla fine furono il Marocco e la Croazia a volare agli ottavi, alle spese del Belgio.
All’inizio della fase ad eliminazione diretta fu provvidenziale l’operato del portiere Bono, estremo difensore del Siviglia: dopo lo 0-0 dei supplementari la Spagna non realizzò nemmeno un rigore e il Marocco potè accedere ai quarti contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, eliminato clamorosamente per 1-0 con un gol di En-Nesyri, altra stella del club andaluso. Nel 2010 il Ghana buttò alle ortiche la ghiotta occasione di eliminare l’Uruguay ai quarti, ma stavolta la fortuna ha voluto premiare un’africana. Giunto in semifinale, il Marocco aveva incassato soltanto un gol, peraltro attraverso un’autorete. Alla vigilia nessuno, nemmeno il mondo dei bookmaker con le quote pre-match o scommesse calcio della categoria “live” avrebbe previsto una simile performance della squadra nordafricana. Deporre le armi contro la Francia campione in carica, però, sembrava quasi scontato.
Di fronte ai “Bleus”, infatti, non c’è stata praticamente partita, con i transalpini che erano andati in vantaggio già dopo 5 minuti. Anche la finalina per il terzo posto si tradusse in una sconfitta: gli africani si ritrovarono nuovamente davanti la Croazia e dopo un botta e risposta nei primi 9 minuti furono i Vatreni a prendersi la medaglia di bronzo in Qatar, vincendo per 2-1. La magia del Marocco sembra essersi spenta proprio lì, perché nei successivi incontri del campionato delle nazioni africane sono arrivate 3 sconfitte di fila per 3-0, seguite da una vittoria in amichevole contro le seconde linee del Brasile. La strada verso il 2026 è bella lunga, ma non sono in pochi a sperare in un nuovo exploit dei nordafricani sulla scena internazionale.

Lascia un commento